Chiaverano, a 55 Km. da Torino, all'altitudine media di 329 m, sorge in un contesto naturalistico di eccezionale rilievo, il Canavese.
Il Canavese si apre allo sbocco della Valle d'Aosta e racchiude il più grande anfiteatro morenico d'Europa, nato dal ritiro degli imponenti ghiacciai alpini. In questo scenario domina protagonista il profilo regolare della Serra, La grande collina morenica, che con i suoi 25 km di lunghezza è uno dei siti più caratteristici per peculiarità geologiche. Ai suoi piedi si stendono i bacini lacustri che formano l'area detta dei cinque laghi.
Chiaverano, adagiata tra i colli dioritici della Serra, regala un'emozionante vista dell'anfiteatro morenico e dell'ambiente naturale che lo circonda. Chiaverano nasce da un antico borgo medievale, di cui è ancora possibile trovare traccia nelle ricetto e nei resti del castello. Storia e natura si intrecciano spesso in un legame indissolubile. Lungo viottoli tra le vigne, sentieri dei nei boschi, mulattiere selciate, viuzze campestri, le passeggiate si snodano tra scenari sempre diversi dove le opere della natura si susseguono alle opere dell'uomo.
A testimonianza del passaggio dei ghiacciai si incontrano le "rocce montante", su cui ancora si possono vedere le incisioni tracciate dalla morena, e gli enormi e solitari massi erratici i "Roc", custodi di un passato vecchio un milione di anni. Testimoni della fatica dell'uomo le viti sorrette da slanciati monoliti le "Culigne", i vigneti disposti a terrazze, poggiate su imponenti muri a secco. Sulla Serra la località di Scalveis, 100 ettari di bellezze naturali incontaminate, fu in passato alpeggio di Chiaverano; oggi nei castagneti e nelle faggete circostanti, di proprietà comunale, si trovano le antiche baite ormai diroccate.
È un paesaggio che affascina, perché prodotto culturale in cui sono sedimentati e stratificati secoli di costruttivo rapporto intellettuale con l'ambiente naturale.
Su di uno sperone roccioso, che domina l'anfiteatro morenico, si erge l'antica chiesa romanica di Santo Stefano, custode di affreschi del XI secolo e ultima superstite dello scomparso borgo di Sessano.
Nell'area circostante sta nascendo un orto botanico delle erbe officinali e aromatiche e, in armonia con l'ambiente suggestivo, sono state realizzate ospitali strutture per il picnic.
Sulle levigate rocce di Santo Stefano, come su altre simili della zona, cresce il raro Fico d'india nano endemico. Spesso la vegetazione sorprende per la varietà delle sue piante e dei fiori: betulle, ginestre, ciliegi, ginepri alternano i colori e profumi all'alternarsi delle stagioni.
Passeggiando lungo le sponde del lago Sirio, e tra i boschi del lago Pistono, si incontrano frammenti dell'acquedotto romano di Ivrea, che partendo dal Maresco di Bienca, frazione di Chiaverano, fu costruito sfruttando l'andamento naturale del terreno. Confusi tra i sassi dei muri a secco affiorano le pietre spaccate e calce, oppure pezzi rossicci di coccio. Nel cuore del paese la bottega del Frér (fabbro), oggi museo è l'unica rimasta tra le tante botteghe artigiane che nel secolo scorso animavano la vita produttiva del paese. È un museo di oggetti e strumenti del vivere e delle operare quotidiano.
In un progetto di riqualificazione dell'agricoltura, l'associazione del Rosmarino, nata da pochi anni, ha avviato una selezionata coltivazione di questo saporitissimo arbusto che, grazie alle particolari caratteristiche di esposizione e di terreno, qui acquista un sapore e una fragranza peculiari. Vetrina dell'associazione è la bottega del rosmarino che si ricollega alla tradizione di antichi sapere del luogo. Nei suoi paesaggi Chiaverano racconta l'opera di generazioni che hanno saputo usare in armonia con l'ambiente le risorse di un territorio ricco di bellezze naturali.
In questo territorio, lungo i numerosi percorsi che l'attraversano, il visitatore attento scopre i valori di una popolazione e di essa vi riconosce comportamenti e il lavoro accumulato nel tempo. È l'ambiente ideale per brevi vacanze lontano dal solito a un passo da te, diverse e rilassanti, per passeggiate distensive, trekking, suggestive escursioni in mountain-bike. Ma è anche l'ambiente ideale per la pratica di numerosi sport, dalla canoa sul lago al nuoto e al tennis.
ITINERARIO 1
Il Centro Storico
Il percorso si snoda lungo le antiche vie del paese alla scoperta delle case medioevali del ricetto, portoni, fortificazioni e fondamenta del vecchio borgo, e una serie di affreschi di buona fattura risalenti al 1682 tra cui la madonna con Sindone. Si incontrano inoltre la Chiesa Parrocchiale del 1741 e i resti del Castello del X Secolo, su richiesta si possono visitare il Teatro, il Mulino, e la "Bottega del Frér" (fabbro) antica officina tuttora finzionante.
LEGENDA CENTRO STORICO
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1 CASTELLO |
6 LA ROTONDA |
2 MUNICIPIO |
7 STEFANO DI SESSANO |
3 BOTTEGA DEL FRER |
8 MULINO |
4 ROC' |
9 TEATRO |
5 ACQUEDOTTO ROMANO |
10 MONTE ALBAGNA |
11 VERSO LA VIA DEL COMMERCIO |
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La Torbiera e l'Acquedotto Romano
Il percorso oltre agli aspetti caratteristici dell'area morenica, propone la riscoperta, seguendo alcuni affioramenti, dell'antico acuqdotto romano di Eporedia (Ivrea) lungo tratti panoramici. Suggestiva è la vista del Castello di Montalto, altrettanto suggetiva è la presenza di un masso erratico utilizzato nel Neolitico come affilatoio, su cui ancora si possono notare numerose incisioni a V. |
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La Gaja e il Lago Sirio
Il percorso di interesse paesaggistico e naturalistico si snoda su sentieri dra i boschi, e con una breve deviazione raggiunge il Monte Albagna, sulle cui sommità sorge l'antico Convento di San Giuseppe, ora trasformato in albergo.
L'itinerario è costellato da stagni, torbiere e laghi, dei quali il più esteso è il Lago Sirio, e offre scorci di grande effetto paesaggistico, nei tratti boscosi si potrà vedere una grande varietà di fiori selvatici; la fauna annovera volpi, scoiattoli e uccelli tipici della zona tra cui il picchio, la cinciallegra, la ballerina bianca e il martin pescatore. |
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Il Centro Storico
Il percorso s
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Il Centro Storico
Il percorso s
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